I permessi 104 potrebbero essere a rischio, per mezzo dell’introduzione di requisiti più rigidi. Chi potrà continuare a richiederli?
La Legge n. 104/1992 prevede una serie di agevolazioni per i lavoratori disabili e i caregivers che li assistono. Tra le misure più richieste, ci sono i tre giorni di permesso mensile retribuito (frazionabile anche in ore) e il congedo biennale.
![permessi 104](https://www.governarelascuola.it/wp-content/uploads/2025/01/donna-sconvolta-governarelascuola.it-09012025.jpg)
La normativa, tuttavia, potrebbe essere a breve modificata e le regole per l’ottenimento dei permessi potrebbero divenire molto più restrittive. Le conseguenze per i lavoratori interessati saranno negative, specialmente sulla loro qualità di vita. I disabili e i caregivers, infatti, organizzano gli impegni quotidiani proprio sulla base dei permessi 104 e potrebbero essere costretti a dover scegliere tra l’attività lavorativa e lo svolgimento delle cure.
Cosa cambierà dal prossimo anno, se la proposta venisse approvata? Quali saranno i diritti riservati ai lavoratori disabili e ai caregivers che prestano loro cura e assistenza? Analizziamo la questione nel dettaglio.
Permessi 104: le modifiche saranno negative per lavoratori e datori
La proposta principale di modifiche alla Legge 104 contempla l’inserimento di principi legislativi più vincolanti, al fine di evitare abusi da parte de beneficiari. Si discute anche sull’eliminazione della frazionabilità in ore dei permessi, consentendo la fruizione del beneficio esclusivamente per intere giornate. Questo potrebbe creare parecchi problemi e costringere gli interessati a prendere intere giornate di permesso oppure a rinunciarvi.
![legge 104](https://www.governarelascuola.it/wp-content/uploads/2025/01/mani-governarelascuola.it-09012025.jpg)
Un’altra novità è quella di stabilire l’obbligo di programmazione mensile dei permessi, con la previsione eventuale di un termine per la richiesta. Si tratta di una proposta che potrebbe generare un bel po’ di stress tra i lavoratori, che non saprebbero gestire eventuali imprevisti. Tra l’altro, rendere i permessi inutilizzabili entro un determinato periodo di tempo porterebbe i dipendenti a valutare in maniera affrettata le proprie esigenze, mettendo a rischio l’equilibrio tra vita professionale e privata.
Ma le modifiche alle agevolazioni previste dalla Legge 104 produrranno effetti anche nei confronti dei datori di lavoro. Le aziende, infatti, dovranno gestire in maniera differente e più complessa le domande per l’ottenimento dei permessi, perché potrebbero essere necessari più tempo e più risorse per l’accertamento delle istanze. Nuove regole potrebbe significare nuove esigenze organizzative.
I datori, inoltre, dovranno predisporre degli strumenti per verificare il corretto uso dei permessi, per scongiurare abusi o fruizioni che non rispettano le tempistiche imposte dalla legge. In tal senso, potrebbero essere obbligatorie nuove procedure interne e l’assunzione di maggiore personale amministrativo per le risorse umane.