I giudici del Tribunale di Firenze hanno stabilito che il Viminale dovrà risarcire con circa 60mila euro il ragazzino investito dalla scorta del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il Viminale dovrà risarcire con circa 60mila euro un ragazzo che era stato investito dalla scorta del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A stabilirlo sono stati i giudici del Tribunale di Firenze, al termine del processo di primo grado.
L’episodio risale al 2018, durante una visita del capo dello Stato a Firenze in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Ateneo del capoluogo toscano e per una visita all’ospedale Meyer. Il giovane, all’epoca 13enne, venne travolto da uno dei motociclisti del corteo presidenziale rimanendo ferito. Dopo l’investimento, l’adolescente fu trasportato in ospedale, dove rimase ricoverato per due settimane.
Firenze, 13enne investito dalla scorta del Presidente Mattarella: risarcimento dal Viminale
Si è concluso, nei giorni scorsi, il processo di primo grado legato al caso del ragazzino investito a Firenze dalla scorta del Presidente della Repubblica durante una visita nel capoluogo toscano il 4 dicembre del 2018. I giudici del Tribunale fiorentino hanno stabilito che il Viminale dovrà risarcire con circa 60mila euro, comprensivi di spese legali, il giovane travolto dal corteo presidenziale in viale Morgagni.
Stando a quanto ricostruito, l’adolescente, all’epoca 13enne, stava attraversando la strada quando è stato centrato da uno dei motociclisti della scorta del Presidente Sergio Mattarella che era arrivato a Firenze per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Ateneo del capoluogo e una visita al reparto di pediatria dell’ospedale Meyer. Dopo l’incidente, il ragazzino venne trasportato in ospedale, dove rimase ricoverato per 14 giorni e sottoposto ad un intervento chirurgico per una frattura scomposta del femore.
Secondo il parere dei giudici, come riporta la redazione de Il Corriere Fiorentino, in quel momento non vi erano motivi di urgenza che avrebbero costretto la scorta a non rispettare le norme imposte dal Codice della Strada per tutelare l’incolumità del Presidente Mattarella. Proprio per questo motivo, il corteo stava procedendo con i lampeggianti accesi, ma senza sirene. Inoltre, per il Tribunale, se l’agente di scorta avesse mantenuto la velocità stabilita dal Codice (appena sotto i 50 km/h) sarebbe riuscito ad evitare l’impatto.
L’avvocatura di Stato che ha difeso il Viminale aveva, invece, sostenuto che la colpa fosse dell’adolescente il quale avrebbe attraversato la strada con il semaforo rosso per i pedoni, circostanza per cui era stato anche multato. Accogliendo quanto sostenuto dai legali della famiglia dell’allora 13enne, i giudici hanno annullato la multa emessa nei confronti del giovane e stabilito il risarcimento da circa 60mila euro.