Cambiano i requisiti per ottenere le detrazioni per i familiari a carico, con modifiche che incideranno profondamente sul diritto al beneficio.
Le detrazioni per familiari a carico consistono in riduzioni all’IRPEF dovuto per un determinato anno di imposta e vengono riconosciute ai lavoratori (autonomi e dipendenti) e ai pensionati. In base al quanto previsto dal codice civile, tali detrazioni spettano per determinate categorie di soggetti.
Questi ultimi sono considerati “fiscalmente a carico” se rispettano una determinata soglia reddituale, che varia a seconda dei familiari interessati. I vantaggi che si possono ottenere grazie ai tagli fiscali sono notevoli, ma bisogna stare attenti alle informazioni che vengono inserite nella Dichiarazione dei Redditi annuale.
La Legge di Bilancio 2025 ha apportato delle importantissime modifiche al regime delle detrazioni per i carichi di famiglia, stabilendo nuovi limiti anagrafici per gli aventi diritto e prevedendo delle eccezioni al ricorrere di specifiche condizioni. Vi sveliamo tutti i cambiamenti.
Detrazioni IRPEF per familiari a carico: il nuovo quadro normativo introdotto dalla Legge di Bilancio 2025
In base alle regole finora vigenti, le detrazioni IRPEF spettano per ogni figlio, anche per quelli nati al di fuori del matrimonio e riconosciuti e i figli adottivi o affidati, di età pari o superiore a 21 anni, perché fino a tale età viene riconosciuto l’Assegno Unico e Universale.
La Manovra finanziaria da poco approvata ha ritoccato il disposto dell’articolo 12 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) e, in particolare, il comma 1, lettera c) della norma, stabilendo un limite di età affinché il figlio possa essere ritenuto fiscalmente a carico.
Dal prossimo anno, le detrazioni fiscali saranno ancora di 950 euro ma saranno assegnate solo per i figli con età pari o superiore a 21 ma inferiore a 30 anni. Tale restrizione anagrafica non si applica nel caso di figli disabili.
Ma i cambiamenti coinvolgeranno anche le detrazioni per gli altri familiari conviventi. Attualmente, spetta una somma complessiva di 750 euro, da suddividere tra tutti coloro a cui spetta l’agevolazione, ossia i conviventi del contribuente. Si tratta, ai sensi dell’articolo 433 del codice civile, dei seguenti soggetti: coniuge, figli, genitori, adottanti, generi e nuore, suoceri, fratelli e sorelle.
Dal 2025, invece, le detrazioni spetteranno solo per gli ascendenti che convivono con il contribuente. Rimarranno esclusi i contribuenti che non hanno la cittadinanza italiana o comunitaria.
Ricordiamo, infine, quali sono i limiti di reddito da rispettare affinché un familiare venga considerato a carico. È richiesto un reddito complessivo pari o inferiore a 2.840,51 euro. Per figli con più di 24 anni di età, la soglia ammonta a 4 mila euro.