L’UNIFORMITA’ SECONDO IL MIUR
L’UNIFORMITA’ SECONDO IL MIUR
Finalmente è ufficiale: l’uniformità delle fasce a livello nazionale comporta che qualcuno ci andrà a rimettere! Noi l’avevamo detto…(VEDI).
L’Amministrazione ha presentato ai sindacati una simulazione in base a cui circa il 70% dei dirigenti scolastici avrebbe un aumento, mentre il restante 30% subirebbe una decurtazione dello stipendio.
A nostro avviso…la cosa non s’ha da fare: il minimo sindacale è che nessuno ci vada a rimettere! il nostro parere però conta poco…
Il problema naturalmente è la mancanza di risorse, anche in considerazione del fatto che parte degli stanziamenti aggiuntivi sono una tantum; appare evidente che bisogna arrivare a degli stanziamenti strutturali, che siano sufficienti ad assicurare che nessuno ci vada a rimettere e a risolvere in via definitiva la questione.
Il MIUR ha fatto la sua simulazione con riferimento all’a.s. 2022/2023, perché, come ben si sa, fino al corrente anno scolastico si continuerà con i contratti regionali, così come stabilito dalla Legge di Bilancio.
Dal canto loro, i sindacati concordano con la linea di chiudere il pregresso con il FUN e i CIR del corrente anno scolastico, operando una specie di riallineamento temporale dopo i ritardi degli ultimi anni.
A tal proposito, il MIUR ha stabilito la ripartizione del FUN 2019/2020 tra le regioni, per cui potranno iniziare le contrattazioni regionali; per gli anni scolastici 2020/21 e 2021/22 si è invece ancora in attesa della certificazione da parte dell’UCB; si riuscirà a chiudere i contratti regionali entro l’estate?
I sindacati invece non si esprimono sul problema dell’uniformità, chiedono ulteriori simulazioni da parte dell’Amministrazione; domanda: sono disposti oppure no ad accettare che un 30% dei Dirigenti Scolastici ci vada a rimettere? Altra domanda: perché non fanno loro una simulazione e la sottopongono all’Amministrazione?
Noi una simulazione l’abbiamo già fatta, la riformuliamo sulla base dei dati utilizzati dall’Amministrazione nella sua simulazione; naturalmente, noi partiamo dal presupposto che nessuno ci vada a rimettere.
La situazione a regime
La simulazione del MIUR riguarda, come detto, l’a.s. 2022/2023, possiamo dire che sarebbe la situazione a regime, quando spariranno definitivamente i contratti regionali; va notato che siamo oltre la vigenza del contratto da rinnovare (2019/2021), per cui si potrebbe anche intervenire in sede di stipula del contratto, utilizzando anche le risorse aggiuntive stanziate negli ultimi anni. Il problema è che non bastano…
Nella sua simulazione, il MIUR prevede un organico di 8.007 posti e suddivide le scuole in tre fasce:
-il 22% andrebbe in prima fascia
-il 51% andrebbe in seconda fascia
-il 27% andrebbe in terza fascia
Nessuno deve rimetterci
Come detto, nella simulazione del MIUR un 30% dei Dirigenti Scolastici italiani va a rimetterci; per noi questo è inaccettabile, l’unico modo per evitarlo è quello di allineare la posizione variabile sugli importi più alti oggi vigenti:
FASCIA |
IMPORTO MASSIMO |
PRIMA FASCIA |
20.578,99 |
SECONDA FASCIA |
16.491,85 |
TERZA FASCIA |
11.804,69 |
In questo modo, pochi andranno in pari, tutti gli altri ci guadagneranno, chi più, chi meno.
Le risorse disponibili
Le risorse disponibili a regime sono quelle derivanti dal CCNL 2016/2018 e dagli stanziamenti aggiuntivi operati negli ultimi anni, stanziamenti che sono in parte strutturali ed in parte una tantum; qui, per semplicità, indichiamo le risorse lordo dipendente.
Questo il FUN a regime, utilizzando solo gli stanziamenti strutturali:
FUN A REGIME |
|
FUN EX CCNL 2016/2018 |
212.470.226,08 |
RISORSE AGGIUNTIVE STRUTTURALI |
36.132.389,07 |
TOTALE |
248.602.615,15 |
Questa la suddivisione delle risorse disponibili tra retribuzione di posizione (85%) e retribuzione di risultato (15%):
FUN A REGIME |
|
POSIZIONE |
211.312.222,88 |
RISULTATO |
37.290.392,27 |
Per quanto riguarda l’a.s. 2022/2023 sono disponibili altre risorse, ma si tratta come detto di risorse una tantum, che quindi negli anni seguenti non saranno più disponibili; questo il FUN per l’a.s. 2022/2023:
FUN A.S. 2022/23 |
|
FUN EX CCNL 2016/2018 |
212.470.226,08 |
RISORSE AGGIUNTIVE STRUTTURALI |
36.132.389,07 |
RISORSE AGGIUNTIVE UNA TANTUM |
14.043.455,22 |
TOTALE |
262.646.070,37 |
Questa la suddivisione delle risorse disponibili tra retribuzione di posizione (85%) e retribuzione di risultato (15%):
FUN A.S. 2022/2023 |
|
POSIZIONE |
223.249.159,81 |
RISULTATO |
39.396.910,56 |
I costi dell’uniformità
I costi dell’uniformità riguardano la posizione variabile; in base ai dati della simulazione del MIUR e ipotizzando che nessun Dirigente Scolastici ci vada a rimettere, questa la spesa da affrontare:
SPESA POSIZIONE VARIABILE |
|||
FASCIA |
NUMERO |
IMPORTO MASSIMO |
SPESA |
PRIMA FASCIA |
1.761 |
20.578,99 |
36.239.601,39 |
SECONDA FASCIA |
4.084 |
16.491,85 |
67.352.715,40 |
TERZA FASCIA |
2.162 |
11.804,69 |
25.521.739,78 |
TOTALE |
8.007 |
|
129.114.056,57 |
La spesa in totale e lo squilibrio
Con il FUN va finanziata la spesa per la posizione fissa, la posizione variabile e il risultato; vediamo allora la situazione della spesa a regime e nell’a.s. 2022/2023.
Questa la spesa a regime:
SPESA IN TOTALE A REGIME |
|
RISULTATO |
37.290.329,27 |
POSIZIONE FISSA |
100.608.835,77 |
POSIZIONE VARIABILE |
129.114.056,57 |
TOTALE |
267.013.221,61 |
Mettendo a confronto la spesa con le risorse del FUN, si ha:
SQUILIBRIO A REGIME |
||
FUN |
SPESA |
SQUILIBRIO |
248.602.615,15 |
267.013.221,61 |
-18.410.606,46 |
Le risorse non bastano, mancano all’appello quasi 20 milioni.
Vediamo ora la situazione per l’a.s. 2022/2023; questa la spesa:
SPESA IN TOTALE A.S. 2022/23 |
|
RISULTATO |
39.396.910,56 |
POSIZIONE FISSA |
100.608.835,77 |
POSIZIONE VARIABILE |
129.114.056,57 |
TOTALE |
269.119.802,90 |
Questo lo squilibrio:
SQUILIBRIO A.S.2022/2023 |
||
FUN |
SPESA |
SQUILIBRIO |
262.646.070,37 |
269.119.802,90 |
-6.473.732,53 |
Lo squilibrio è inferiore, ma anche nell’a.s. 2022/2023 mancheranno all’appello quasi 7 milioni.
Da qui si capisce perché alcuni andranno a rimetterci…
Forse è meglio prendersi una pausa di riflessione e affrontare la questione in sede di rinnovo contrattuale.