TAGLIO DEL FUN. FINALMENTE BUONE NOTIZIE
TAGLIO DEL FUN
FINALMENTE BUONE NOTIZIE
Finalmente delle buone notizie in merito al taglio del FUN: la prima viene dalla Legge di Bilancio, la seconda dal TAR del Lazio.
LA LEGGE DI BILANCIO
In sede di approvazione della Legge di Bilancio 2022 è stato previsto un ulteriore stanziamento per gli anni 2022 e 2023 da destinare al FUN.
Il comma 339 stabilisce un incremento “…di 20 milioni di euro a decorrere dall'anno 2022, al lordo degli oneri a carico dello Stato. I predetti importi sono destinati alla retribuzione di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici.”
Si tratta di uno stanziamento strutturale, permanente, finalizzato all’aumento della retribuzione variabile.
Il comma 340 stabilisce poi che il FUN “…è incrementato di ulteriori 8,3 milioni di euro, al lordo degli oneri a carico dello Stato, per l'anno 2022, e di 25 milioni di euro, al lordo degli oneri a carico dello Stato, per l'anno 2023. I predetti importi sono destinati alla retribuzione di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici.”
Purtroppo anche questo stanziamento, come altri in precedenza, è uno tantum, per cui non risolve il problema alla radice; a regime, come detto in altro articolo (VEDI), i nuovi stanziamenti bastano appena… per tornare alla situazione del 2016/2017, che è poi quella oggi vigente.
Di più: cosa succederà nel 2024/25, quando non ci saranno più le risorse una tantum? Si torna ai tagli dello stipendio? L’impressione è che non se ne esca, che si vada avanti a brodini…Comunque, meglio di niente.
Naturalmente, di perequazione nemmeno a parlarne. Di seguito, due tabelle che illustrano in modo più analitico la situazione.
Tab. 1-Gli stanziamenti aggiuntivi
Nella tabella sottostante sono riportati gli stanziamenti aggiuntivi a carattere permanente a partire dall’anno 2020:
STANZIAMENTI STRUTTURALI |
||
ANNO |
LORDO STATO |
LORDO DIPENDENTE |
2020 |
30.000.000,00 |
21.679.433,44 |
2021 |
30.000.000,00 |
21.679.433,44 |
2022 |
50.000.000,00 |
36.132.389,07 |
Importante: gli stanziamenti successivi inglobano quelli precedenti.
Nella tabella sottostante sono invece riportati gli stanziamenti aggiuntivi una tantum a partire dall’a.s. 2019/20:
STANZIAMENTI UNA TANTUM |
||
|
LORDO STATO |
LORDO DIPENDENTE |
A.S. 2019/2020 |
25.856.000,00 |
18.684.781,04 |
ANNO 2022 |
8.300.000,00 |
5.997.976,59 |
ANNO2023 |
25.000.000,00 |
18.066.194,54 |
Gli stanziamenti del 2023 inglobano quelli del 2022.
Tab.2-Risorse aggiuntive per il FUN
Questi stanziamenti portano ad avere delle risorse aggiuntive per il FUN a partire dall’a.s. 2019/20:
ANNO SCOLASTICO |
RISORSE AGGIUNTIVE/LORDO DIPENDENTE |
2019/2020 |
33.137.736,67 |
2020/2021 |
21.679.433,44 |
2021/2022 |
35.313.388,25 |
2022/2023 |
50.175.844,29 |
2023/2024 |
54.198.583,61 |
Come si vede si va a regime nell’a.s. 2023/2024, ben oltre la vigenza del CCNL 2019/2021 che si deve stipulare, si spera a breve.
L’ORDINANZA DEL TAR LAZIO
L’altra buona notizia viene dal TAR del Lazio.
L’11 gennaio 2022 il TAR Lazio ha emesso un’ordinanza che fa ben sperare in merito ad un ricorso presentato dall’UDIR contro il taglio del FUN 2017/2018; riassumiamo in breve le tappe della vicenda processuale.
Nel 2019 l’Udir ha impugnato davanti al TAR del Lazio il decreto n. 1486 del 23.9.2019, con cui il Ministero dell’Istruzione ha determinato il Fondo Unico Nazionale senza tenere conto della RIA dei Dirigenti Scolastici andati in pensione a partire dall'a.s. 2011/2012, cosa del tutto illegittima perché applica in modo sbagliato la legge Tremonti (VEDI).
In prima battuta il TAR del Lazio si è dichiarato incompetente, perché la materia sarebbe di pertinenza del Giudice del Lavoro.
L’UDIR ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, che ha stabilito invece la competenza del Tribunale Amministrativo: la determinazione del FUN infatti non è più materia contrattuale, è diventata un atto amministrativo, per cui è del tutto legittimo impugnare il Decreto 1486 di cui sopra davanti al TAR.
Finalmente lo scorso 11 gennaio, entrando nel merito, con l’ordinanza sopra menzionata il Tar del Lazio ha disposto che il MEF e in particolare la Ragioneria Generale dello Stato “fornisca i motivati chiarimenti…con riferimento a ognuna delle contestazioni formulate da parte ricorrente”.
Il TAR chiede al MEF e alla Ragioneria quali siano “...i criteri mediante i quali si è proceduto alla determinazione del FUN”: evidentemente questi criteri non risultano chiari nel corpo del Decreto 1486 sopra menzionato.
Il MEF ha tempo fino al 30 giugno per fornire i chiarimenti e la prossima udienza è stata fissata per il prossimo 22 ottobre.
A nostro avviso, l’Ordinanza del TAR Lazio è molto positiva, perché riconosce la fondatezza delle eccezioni sollevate nel ricorso e, per questo, chiede al MEF di dare chiarimenti; in pratica, il MEF è invitato a giustificarsi e non crediamo che sarà un compito facile, per i motivi indicati negli articoli a cui abbiamo rimandato.
Molto importante: la decisione del TAR riapre i termini per aderire al ricorso, intervenendo ad adiuvandum; le modalità si trovano sul sito dell’UDIR (VEDI).