LA LEGGE DI BILANCIO 2022
LA LEGGE DI BILANCIO 2022
Recentemente, abbiamo parlato del prossimo contratto come di un contratto a perdere, concludevamo l’articolo evidenziando le ulteriori criticità che il CCNL 2016/2018 ha introdotto in tema di relazioni sindacali (VEDI).
Potremmo dire che la Legge di Bilancio 2022 presentata dal Governo…ci ha dato ragione, dato che ha stabilito uno stanziamento aggiuntivo di 20 milioni lordo stato a decorrere dall’anno 2022; questo il testo:
ART. 110. (Incremento del FUN per il finanziamento delle retribuzioni di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici)
1. Al fine di adeguare la retribuzione di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici in relazione alla complessità ed alla gravosità delle attività che sono chiamati a svolgere, il Fondo unico nazionale per il finanziamento delle retribuzioni di posizione e di risultato, di cui all’art. 4 del C.C.N.L. – Area V della dirigenza – del 15 luglio 2010, biennio economico 2008-2009, è incrementato di 20 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022, al lordo degli oneri a carico dello Stato. I predetti importi sono destinati alla retribuzione di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici.
La Legge di bilancio non solo fa un ulteriore stanziamento, ma interviene addirittura sulla contrattazione; sempre all’art. 110 dice infatti:
2. Per gli anni scolastici 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022, continuano ad operare le Contrattazioni integrative regionali (CIR) sottoscritte tra gli Uffici scolastici regionali e le Organizzazioni sindacali rappresentative, per la definizione delle retribuzioni di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici a livello regionale, sempre sulla base del riparto regionale della risorsa disponibile sul Fondo unico nazionale, di cui all’art. 4 del C.C.N.L. – Area V della dirigenza – del 15 luglio 2010, biennio economico 2008-2009, disposto dal Ministero dell’istruzione in applicazione dell’articolo 25 del C.C.N.L. 15 luglio 2010 dell’Area V della dirigenza pubblica – dirigenti scolastici.
Praticamente, la Legge sospende alcune delle novità introdotte dal CCNL 2016/2018 e stabilisce che si continua ad applicare la normativa precedente, per cui anche per gli anni scolastici dal 2019/20 al 2021/22, cioè fino al corrente anno scolastico, si continuerà a procedere con la contrattazione regionale.
Bisogna infatti ricordare che il CCNL 2016/2018 ha abolito la contrattazione integrativa regionale, facendo così registrare un vero e proprio suicidio sindacale: è come se i sindacati di comparto abolissero la contrattazione di istituto!
Riprendiamo subito in un articolo la parte economica (VEDI), mentre rimandiamo ad un successivo articolo la questione delle relazioni sindacali.